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10 febbraio 2020
All'interno del numero di febbraio 2020 di Wall Street Italia si parla della Grifo Holding ed in particolar modo della nuova business unit: GrifoTech.
Grifo Holding: La nascita di GrifoTech è l'ultimo tassello del nuovo hub di servizi e idee innovative del settore assicurativo.
Il settore assicurativo è decisamente in fermento con nuove realtà che si affacciano sul mercato e sempre più numerose innovazioni tecnologiche. I player tradizionali sono chiamati di conseguenza a rinnovarsi, con l’aspetto tecnologico che è destinato a diventare sempre più centrale.
Tra le novità nel panorama assicurativo c’è Grifo Holding, che annovera al suo interno le società Asfalia, Asfalia Prime Broker, Argenta e Quadratum - tutte società attive sul mercato da parecchi anni - a cui si è aggiunta a inizio 2020 la nuova nata GrifoTech. Delle strategie presenti e future di Grifo Holding abbiamo parlato con il suo amministratore unico, Bernardo Franchi.
Asfalia è una realtà nata nel 2003, incentrata sulla tutela e gestione assicurativa del patrimonio. Adesso sotto il cappello di Grifo Holding vi proponete come primo hub di servizi e idee innovative del settore assicurativo e finanziario italiano. Perché avete deciso questa svolta?
“Grifo Holding è nata per integrare le varie realtà del gruppo e dare una governance innovativa multi- centrica. Il modello proposto da Grifo Holding riunisce le partecipazioni di cinque società e forma un hub assicurativo dotato di un paniere di soluzioni personalizzate a seconda delle esigenze anche di chi chiede servizi in una logica on demand. Il nuovo modello, nel dettaglio, si basa su due macro aree di business, una dedicata al canale diretto e una al canale istituzionale (banche, compagnie, intermediari). Proprio roderla di servizi al canale istituzionale sta occupando sempre più spazio nel nostro modello di business, soprattutto grazie alla piattaforma insur- tech che permette al partner di semplificare i processi distributivi dalla compliance all'emissione della polizza, aggregando tutte le informazioni utili alla gestione del cliente”.
Cosa rende innovativo il modello della holding?
“Esemplificando, mettiamo a disposizione dei nostri clienti, a seconda delle macro aree di business, servizi e prodotti con modalità distributive simili a quelle dalle grandi piattaforme di streaming televisivo, con ben cinque società a cui poter accedere a seconda delle esigenze. Quella di Grifo Holding è un’offerta completa grazie alle cinque società partecipate. Arriviamo sul mercato con un modello multicanale. La nostra piattaforma vuole essere l’integrazione tra insurtech e tradizione nel business assicurativo con la funzione di rendere tutto più semplice e rapido. L’interconnessione trasforma i processi e cambierà i modelli di business”.
La startup GrifoTech è l’ultimo dei 5 tasselli del percorso partito lo scorso autunno con Grifo Holding: che spazio volete ritagliarvi nell’insurtech e come contribuirà nel progetto della holding?
“Siamo una realtà in costante evoluzione e che si alimenta delle opportunità colte sul mercato. Per rendere il business più innovativo mancava il tassello insurtech e pertanto GrifoTech assolve al compito di fungere da collante di tutte le attività del gruppo. La tecnologia permette di pervenire a prodotti più mirati e utili per le esigenze specifiche dei clienti. Lo sviluppo della piattaforma tecnologica proprietaria multiprodotto multicompagnia sia ramo vita che ramo danni, alleggerisce il lavoro del back office, sostiene l’attività commerciale, semplifica le attività di IT, aiuta l’attività di compliance e integra la relazione con il cliente, a beneficio dei nostri collaboratori, reti di intermediari, compagnie o banche. Il lancio di una realtà insurtech ci permette di proporre all’industria assicurativa una nuova dimensione di servizi, di relazioni con il cliente e di modelli di business. Contribuiamo alla modernizzazione del mercato”.
La personalizzazione dell’offerta assicurativa, con la sponda fornita da Intelligenza artificiale e big data, è la sfida dell’insurtech?
“Stiamo andando verso una tipologia di clientela che si orienta verso consumi più etici e basati sul valore reale. Così come altri settori, quello assicurativo sta evolvendo a velocità supersonica con il rischio di rendere obsoleti i processi organizzativi e distributivi attuati fino a ieri. L’obiettivo è quello di creare prodotti realmente personalizzati. Per noi l’insurtech, IA, big data, blockchain ecc... dovrà semplificare le modalità di assunzione e di acquisto, lasciando però il consulente come figura centrale per aiutare i clienti a fare scelte mirate a offrire una soddisfacente costumer experience”
Avete raggiunto con un anticipo di due anni gli obiettivi che avevate indicato nel precedente business pian. Quali sono i prossimi passi che vi accingete a fare?
‘A livello di Grifo Holding nel 2019 abbiamo avvicinato la soglia dei 6 milioni di euro di fatturato dopo che nel 2018 avevamo raggiunto i 5 milioni con due anni di anticipo rispetto a quanto programmato. Si tratta di numeri che confermano il buon lavoro svolto e frutto anche del cambio di velocità del business imposto dal fattore innovazione. Per il futuro ci vediamo più come polo aggregante, valutando opportunità volte ad acquisizioni di altri intermediari assicurativi. Siamo aperti a nuove partnership su tutto il territorio nazionale. A livello di struttura azionaria per ora non abbiamo in programma mutamenti.
Eventualmente siamo aperti a valutare ingressi di nuovi soci in GrifoTech a patto che si tratti di operazioni che portino effettivamente valore aggiunto, ad esempio sviluppando insieme a una banca o a un partner assicurativo un piano che porti a un reale sviluppo della società”.
Articolo di Wall Strett Italia di febbraio 2020